Raouf Gharbia

Qualche pezzo rotto di una scheda di un Pc.Un po’ di fantasia e un po’ di libertà.Ed ecco un cavallo alato.Pegaso, il cavallo libero. Cosi libero che può persino volare.

Mano graziosa, simmetrica! Sfoggiata ad ogni collo, in ogni casaDi berberi, arabi, cristiani ed ebrei. Dal medio-oriente fino al Magreb.Khomsa, mano misteriosa, silenziosa! Talismano contro il malocchio!Riuscirai a protegge tutti questi popoli? Queste storie e queste terre?

Che colpa ne ho se sono nato… in un solo paese?Avrebbero dovuto generarmi in ogni luogo, in ogni continente.Avrebbero dovuto insegnarmi a essere di ogni Paese dalla “A” alla “Z”!!! Giacché né la mia mente né il mio cuorepotranno mai essere recintati lungo i confini di una semplice nazione.

Considero preziosa l’arte di scrivere e di comunicareConsidero preziosi il progresso, l’informatica, il sistema binarioInsieme il cammello stilizzato nei tappeti berberiConsidero preziose la musica, la poesiaConsidero prezioso il commercio che genera scambi d’ideeConsidero essenziale il cammino comune dell’UomoConsidero preziosa la cultura di tutti i popoli!Carichi preziosi della carovana dell’Umanità!

Ovunque siamo pensiamo di essere al CENTRO del mondoOvunque siamo pensiamo e agiamo come se il MONDOFosse modellato attorno a NOI!Perfettamente modellato attorno ai nostri capricci, aspirazioniE alla nostra precisa e personale IDENTITÀ!   

Ebraismo, Cristianesimo, Islam.Tre mondi DISTANTI! Tre modi DISTANTI di vivere e pregare!Ma tre STORIE intrecciate!Profondamente collegate!Fitto GROVIGLIO intricato di terre, di storie, di padri e di libri!

Qual è l’essenza del mio IO?Quali sono i suoi MURI PORTANTI? I suoi INGRESSI, le sue FONDAMENTA?Quali MATTONI da consolidare? E quali da demolire per non MURARE l’IO dell’OGGI nel LABIRINTO di ieri?Come evitare oggi di alzare attorno a me una FORTEZZAche impedisce all’IO del domani di potersi insediare?

Chi c’insegna l’integrazione?Chi ci prepara ad andar d’accordo tra diversi?Qual’è il confine tra la legittima conservazione e la necessaria trasformazione?Quali sono i tratti irrinunciabili del nostro volto?E quali linee dell’altro possono arricchirci il ritratto?